Fondata nel 1965
Il 3 febbraio 1991 riceve la visita del papa Giovanni Paolo II
La parrocchia è stata eretta il 10 novembre 1965 con il decreto del Cardinale Vicario Luigi Traglia "Mirabili sollicitudine" ed affidata al clero diocesano di Roma.
Il territorio, desunto da quello delle parrocchie della Natività di N.S.G.C., di Ognissanti, dei Santi Fabiano e Venanzio, é stato determinato entro i seguenti confini:
"Da Porta S. Giovanni si seguono le Mura fino all’altezza della continuazione ideale di Via Amiterno - si percorre detta continuazione ideale e si prosegue per Via Amiterno e Via Gabi fino a Piazza Tarquinia - di qui si prende a sinistra per Via Cerveteri fino a Piazza Re di Roma - indi si imbocca Via Aosta che si percorre tutta e si continua per Via Monza fino a Via La Spezia - di qui si prende a sinistra per Via La Spezia fino a Largo Brindisi, raggiungendo il Piazzale Appio".
La proprietà immobiliare è della Pont. Opera per la Preservazione della Fede e la provvista di nuove Chiese in Roma.
Il progetto architettonico è di Giuseppe Russo Rocca.
La chiesa dopo la ristrutturazione del 2015
Di fatto tra gli anni 50 e 60 del secolo scorso si era configurato un nuovo quartiere, ben delineato dal confine di Porta San Giovanni a quello di Piazza Re di Roma. Così sorse l’esigenza di erigere una nuova Parrocchia. Il quartiere, ormai con palazzi edificati sul tutto il territorio, non offriva nessuno spazio utile per l’edificazione di un complesso parrocchiale. Così il Vicariato di Roma acquistò uno spazio al pian terreno di un condominio, sito in Via Veio 37, che originariamente doveva essere destinato come autosalone. Da quell’ampio spazio furono ricavati la chiesa, il grande salone parrocchiale, uno spazio di dimensioni minori ma sempre considerevoli tutt’oggi adibito a ludoteca; mentre dall’utilizzo di una parte del primo piano del complesso sono stati ricavati i locali adibiti ad aule di catechismo e la casa canonica. Non per nulla, quando il Papa San Giovanni Paolo II visitò la Parrocchia il 3 febbraio del 1991 ebbe a definirla – con parole rimaste impresse nella storia della Parrocchia – “la casa di Dio in mezzo alle case degli uomini”.
La Parrocchia fu affidata al clero diocesano di Roma. Il Parroco che fu incaricato per primo della cura pastorale fu don Siro Todescato, nato in provincia di Vicenza nel 1929, divenuto sacerdote per la Diocesi di Vittorio Veneto nel 1953 e incardinato nella Diocesi di Roma 10 anni dopo. Di Mons. Todescato, che ha guidato la Parrocchia fino al 31 agosto 2004, ancor oggi diversi hanno un ricordo vividissimo, lodandone in particolare la naturale affabilità, la capacità di accoglienza e di dialogo con tutti, la vicinanza a situazioni di bisogno. Mons. Todescato fu in qualche modo precursore di alcuni punti cardine della grande Missione Cittadina preparativa al Giubileo del 2000, soprattutto creando un collegamento vivo tra la Parrocchia e il quartiere – abitazioni ed esercizi commerciali – di cui ancora sono rimaste tracce profonde con nuovi recenti tentativi per la fioritura di così fruttuosa eredità. Per molti anni del suo mandato fu aiutato dalla presenza e dal ministero di due vicari parrocchiali, ancora ben ricordati, don Luigi Veturi e Don Nazareno Di Marco, entrambi impegnati in particolare nella pastorale giovanile, il primo anche per anni come direttore della Corale Polifonica di San Martino I, nata nel 1974 e ancor oggi attiva nell’animazione delle celebrazioni più importanti dell’anno liturgico. La chiesa prima della ristrutturazione del 2015
Quegli anni – per esattezza – il 1970, furono anche gli anni della nascita dell’Oratorio, associato al COR (Centro Oratori Romani). Oggi l’Oratorio è forse la realtà più viva della Parrocchia, con un numero di iscritti, tra bambini e ragazzi, oscillante tra i 60 e gli 80, e un buon coinvolgimento delle relative famiglie. Nel 2018 è stato attivato per i genitori di queste famiglie (e tutte quelle che desiderano partecipare), un percorso nominato “7 passi in famiglia”, articolato sull'Amoris Laetitia di Papa Francesco, che è molto partecipato. Pur mancando la Parrocchia di strutture esterne (giardino, campi sportivi) – mancanza comunque compensata dagli spazi messi generosamente a disposizione dalle Suore di Santa Teresa, con il loro Istituto scolastico che da sempre è polo di aggregazione culturale e sociale nel quartiere – ogni settimana ci sono proposte per l’oratorio domenicale e infrasettimanale
Nell’anno pastorale 2009-2010, il successore di Mons. Todescato, don Marco Simbola, ha aperto le porte della Parrocchia al cammino Neocatecumenale. Al momento è presente una comunità nata dalla fusione di due comunità formatesi nel corso di questi anni.In quell’anno veniva nominato Vicario parrocchiale don Antonio Pompili, che l’anno successivo fu nominato Amministratore parrocchiale e quindi Parroco. Sono stati questi anni in cui, grazie alla generosità del popolo di Dio e di qualche benefattore, il Parroco attuale ha potuto procedere all’adeguamento liturgico del presbiterio, alla nuova illuminazione e al rinnovamento dell’intera aula liturgica. Nel 2018 sono terminati i lavori di ristrutturazione e rinnovamento di buona parte dei locali parrocchiali (uno adibito a biblioteca), benedetti – insieme a una targa in ceramica riproducente il logo dell’Oratorio realizzato dallo stesso don Antonio – dal Cardinale Vicario Angelo De Donatis nella sua visita pastorale. In questi anni è stato anche ripristinato il Consiglio Pastorale (per lungo tempo inesistente), diventato prezioso strumento di comunione al servizio dell’intera parrocchia, ed è stato creato un centro d’ascolto Caritas che, tra gli altri servizi offre la distribuzione di viveri e altri beni ai poveri del quartiere, grazie all’impegno dei parrocchiani che a questo fine compiono una spesa mensile solidale. Infine, a partire da esplicita indicazione rivolta alle Parrocchie romane da Papa Benedetto XVI nel Te Deum del 2011, è stata introdotta la prassi della Lectio Divina settimanale, che insieme all’Adorazione eucaristica nel 1° Venerdì del mese, costituisce uno dei momenti fissi di preghiera aperti a tutti.